sabato 3 novembre 2012

Makeover .3: scatole di cartone - contenitori portaoggetti rivestiti di tessuto


Ed è pronto il terzo makeover per la baby room!!
Scatole di cartone trasformate in comodi contenitori per gli accessori per il cambio pannolino...


Ovviamente sono partita da due scatoloni, uno dell'olio, l'altro riciclato da un pacco consegnato per posta, che avrei altrimenti portato in discarica


Ho staccato con il taglierino le ali superiori, 


e le ho utilizzate per rinforzare i lati e il fondo della scatola.


Ho anche abbassato a 19 cm l'altezza delle scatole, per farle stare comodamente sotto il fasciatoio.


A questo punto ho rinforzato tutti gli spigoli delle scatole con scotch di carta per renderli più resistenti e ho passato una mano di bianco esternamente per rendere uniforme il colore.


Ho acquistato un scampolo di tessuto di cotone plastificato, che sembrava proprio aspettare me, per dimensione e colore, e l'ho usato per creare la fodera interna delle scatole.

Realizzati tre rettangoli della misura adeguata, li ho puntati con degli spilli e via sotto la macchina da cucire!


Per gli orli ho utilizzato il ferro da stiro sopra un asciugamano perché la piastra non si attaccasse al tessuto e poi gli spilli,


quindi via di cucitura.


Assemblati tutti i lati,


e tagliati in diagonale gli spigoli,


ecco la fodera pronta!


Ho acquistato due passamanerie di pizzo che ho applicato ai bordi del tessuto


e con della stoffa panna rimasta da altri lavori, ho realizzato e applicato i fianchi delle scatole.


Con delle palline di legno dipinte in tinta a contrasto, ho creato la chiusura della scatola:


nastro di raso a contrasto (nastri conservati dai vari regali ricevuti: ne ho una scatola piena e tornano sempre utili), un poussoir, ago e filo e della colla a caldo, ecco pronta la chiusura (staccabile per lavare la fodera!)


La scatola è quasi pronta, manca solo il coperchio...


Ho pensato di realizzarlo con un semplice rettangolo di tessuto, proprio solo per proteggere il contenuto delle scatole dalla polvere e perché anch'esso fosse lavabile


con un nastrino di raso a contrasto per chiudere e due poussoirs dietro per fissare il  tessuto alla scatola,


infine una bacchetta di legno fissata con un po' di fettuccia a fare da contrappeso e...


voilà la zona fasciatoio, cambio, bagnetto è finalmente pronta!
Cassettiera, fasciatoio e scatole portaoggetti, tutto in nuance di colore, rigorosamente il più possibile riciclato e soprattutto fatto da mamma!! Che ne dite? Speriamo che alla piccolina piacciano le tinte neutre come a me...

venerdì 2 novembre 2012

Makeover .2: piano cucina - fasciatoio baby room


Rieccomi con il secondo makeover: il fasciatoio!
Da un piano di una vecchia cucina ho ricavato un fasciatoio su misura adatto alla cassettiera che ho appena trasformato.


In un centro faidate ho acquistato quattro gambe di legno 60x80mm e, con l'aiuto prezioso del maritino, ho realizzato i sostegni del tavolo:


le gambe sono particolarmente alte (90 cm), in modo da lasciare sufficiente spazio tra il fasciatoio e la cassettiera per avere ancora spazio utile e per avere una superficie d'appoggio che mi permetta di non dovermi chinare.


Ho acquistato poi un foglio di gommapiuma da 30 mm da cui ho ricavato un pezzo della misura del piano


e due strisce da 10 cm da sovrapporre al primo pezzo per creare delle spondine al fasciatoio.


A questo punto ho cucito insieme le parti con dello spago e un grosso ago da lana



Ho dipinto le gambe di bianco e ho sistemato la gommapiuma sul piano. 
L'ho quindi coperta con una cuffia di stoffa con elastico ai bordi, una traversina impermeabile e un telino di cotone che ho fissato alle gambe del tavolo con delle fettucce abbastanza lunghe per fare dei fiocchi.


Ed ecco pronto il fasciatoio self-made! 
Sono davvero soddisfatta del lavoro, perché in questo modo ho potuto riciclare il piano cucina e i tessuti che avevo in casa, ottenendo un tavolo-fasciatoio esattamente della misura della cassettiera (non avrei mai trovato un tavolo con gambe alte 90 cm e della larghezza adeguata!)

Nei prossimi post il proseguimento dell'arredamento per l'angolo baby!

venerdì 19 ottobre 2012

Raccolta ed essiccazione erbe aromatiche


Ed è arrivato il momento di ritirare le erbette aromatiche dell'orto per l'inverno. 



Rametti di rosmarino


e ciuffi di timo:



profumi dell'estate anche nella stagione fredda, adatti per insaporire e profumare.

Circa un mesetto fa le ho raccolte, di mattina presto, quando l'arietta cominciava a farsi fresca e il sole sorgeva intorno alle sette. 


Dopo aver tagliato i rametti e raggruppate le erbette a mazzetti,


le ho messe ad essiccare a testa in giù, legate con dello spago.


Per i mazzetti di rosmarino, ho pensato di legarli ad un manico di scopa che ho poi nascosto nell'incavo del radiatore elettrico del bagno: hanno rallegrato e profumato l'ambiente fino ad ora!


Oggi ho raccolto le foglioline croccanti e i profumi delicati e li ho imprigionati in vasetti di vetro per l'inverno: gli aghi del rosmarino, le foglie spezzettate del lauro e le foglioline del timo,



Ho chiuso poi i barattoli con un po' di carta da pacco bucherellata fissata con un elastico, in modo che l'umidità ancora presente possa fuoriuscire per un po' di tempo.




giovedì 18 ottobre 2012

Wet bag tutorial .1


Per prepararsi bene all'arrivo di una creatura non si può certo soprassedere sulla scelta dei pannolini, nel mio caso assolutamente lavabili (Petits Dessous), per tutta una serie di buoni motivi economici, ambientali, etici...
Ho ritrovato ancora dei ciripà che usavo da piccola e ho acquistato dei prefold per i primi mesi (per chi fosse interessato, qui è spiegato tutto in modo molto chiaro sul mondo dei pannolini lavabili).

Qui si pone il problema: dove riporre i pannolini lavabili sporchi, in attesa della lavatrice? 
Ovviamente in quella che viene chiamata wet bag o all'italiana borsetta impermeabile (suona decisamente meglio in inglese!). 

Ne vendono di tutte le dimensioni e colori e il costo si aggira tra i 7€, per quelle più piccole, e i 25€, per quelle più grandi tipo borsa con manici, ma... la tentazione è troppo forte!
Perché non farla da sé?
Infatti la risposta non si è fatta attendere: acquistare tessuto e filo e darsi da fare!

Ho così scoperto che un tessuto di cui non conoscevo l'esistenza, il PUL (poliuretano laminato), è quello più adatto alla realizzazione di tasche, borsette e contenitori per tutto ciò che è bagnato e che non deve sgocciolare (in realtà il suo impiego è molto più ampio: bavaglini, tovagliette, porta-oggetti per l'asilo... qui alcuni esempi). 
Di questo materiale infatti è costituito anche lo strato più esterno dei pannolini lavabili.

Di cosa si tratta?
Il PUL è un materiale impermeabile e sottile, leggermente elastico, costituito da una lato molto morbido e gradevolissimo al tatto e un altro per così dire "cerato", più lucido, che non permette il passaggio di liquidi. 
Lavabile in lavatrice fino a 60°, è un materiale molto adatto scopo, anche se di non facile reperibilità in Italia, perché presente perlopiù sul mercato americano.

Io l'ho acquistato online ad un buon prezzo (12€ al metro con pezza alta 150cm) da Mammaflò ed è arrivato a casa nel giro di pochissimi giorni.


Ecco come si presenta: i colori molto saturi e la trama fitta e compatta ne fanno un tessuto gradevole da vedere e da manipolare: mi è piaciuto subito tantissimo!

Ma vediamo come ho realizzato la wet bag. 
Prima di tutto ho ritagliato dalla pezza un rettangolo di 74x55 cm (per ottenere una sacca di 36x46 cm)


e un rettangolo più piccolo 36x6 cm, per ottenere una maniglia di 16x2,5 cm.


Ci sono alcune caratteristiche che rendono la lavorazione del PUL non proprio semplice, ma con qualche accortezza si riesce ad ottenere un buon risultato senza troppi sforzi:

- non bisogna utilizzare spilli, perché dove si crea un buco chiaramente passeranno i liquidi;
- tende ad arricciarsi, quindi è bene tenerne conto nella tensione del filo della macchina da cucire e nella scelta del tipo di punto da utilizzare;
- la parte in laminato tende ad attaccarsi al piedino della macchina da cucire: personalmente non ho riscontrato questo problema, perché il tessuto non si è attaccato né alla macchina, né al piedino. Comunque qui ci sono alcuni trucchi per evitare questo inconveniente.




Per realizzare la maniglia ho usato gli spilli, perché si tratta di una parte esterna alla borsa e quindi non necessita di essere impermeabile.


Cuciti i due lati del rettangolo e creata la fascia superiore con lo spazio di 1,5cm per il cordino,


inserita e cucita la maniglia,


ho quindi fatto passare il cordino a cui ho applicato un pezzettino di scotch in cima per agevolare il passaggio nel sacchetto e nel dispositivo di chiusura.

Ed ecco la wet bag terminata: la maniglia mi permette di tenerla appesa al fasciatoio, finché non è piena e il cordino mi permette di chiuderla per evitare odori sgradevoli.
Una volta riempita, basta inserirla così com'è, con la parte superiore aperta, in lavatrice, senza toccare nuovamente i pannolini sporchi e buon lavaggio!!


Sarà anche utile per le uscite, per avere sempre un posto dove riporre i pannolini sporchi in attesa di rientrare a casa: dovrò prepararne altre per avere il cambio!
Sicuramente la prossima sarà fucsia o bicolore... vedremo!

Intanto la spesa per realizzarne una si aggira sui 5-6€ e da ogni pezza posso ricavarne tranquillamente due grandi più altre più piccole: decisamente conveniente!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Vegan